Capita a volte di dover rivalutare il modo di insegnare, a seconda di chi mi trovo davanti. A volte serve dire le cose in modo diverso, cosa che mi riesce abbastanza facile. Invece ieri ho dovuto ripensare completamente al modo di approcciarmi alle persone che avevo davanti.
Già di mio sono una insegnante che predilige le spiegazioni verbali e non le dimostrazioni fisiche – preferisco che ognuno si senta in grado di entrare in una posizione senza per forza guardare come la sto facendo io. Ma domenica è stato molto diverso, perché le persone che avevo davanti davvero non mi potevano vedere: era un meraviglioso e variegato gruppo di persone con disabilità visiva.
La mia pratica era parte di un weekend di trekking&climbing in montagna organizzato dall’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti della Provincia di Vicenza, in collaborazione con l’Associazione no-profit Emozionabile in cui sono stata coinvolta da @simone_salvagnin_official.
Ho incontrato delle persone davvero speciali. Tutti i ragazzi che partecipavano, con la loro curiosità, il loro coraggio e le loro paure. Tutte le persone che li accompagnavano. C’erano anche due cani guida e in particolare Lady è stata quasi tutto il tempo a farsi coccolare sul mio tappetino.
Li ho guidati in alcune tecniche di respiro, in una mobilizzazione articolare, alcuni allungamenti, una parte di propriocezione del piede per agevolare la capacità di equilibrio e stabilità. Ho concluso con una parte di rilassamento con campane tibetane e koshi che li ha particolarmente affascinati.
Si sono aperti alla condivisione finale parlandomi di ciò che li aveva più colpiti e ho percepito un’infinità dolcezza e moltissima gratitudine in loro 🥰 è stata un’esperienza intensa per me e ringrazio ancora Simone per avermi dato la possibilità di scoprire questo mondo 🙏🏼
Alla prossima! 🌸