“Per controllare le funzioni del corpo, prana shakti si manifesta anche nei cinque prana vayu principali, conosciuti come prana, apana, samana, udana e vyana. Nelle Upanishad prana vayu è chiamato anche “il respiro che entra”.
Vyana è “il respiro onnipervadente”; prana è l’inspirazione, apana l’espirazione; samana il tempo tra i due; udana è l’estensione di samana.
Ogni vayu è interdipendente e interconnesso.
Nelle Chandogya Upanishad viene chiesto: “da cosa voi (corpo e sensi) e tu stessa (anima) siete sostenuti? Da prana. Da cosa è sostenuto prana? Da apana. Da cosa è sostenuto apana? Da vyana. Da cosa è sostenuto vyana? Da samana.”
Questi cinque movimenti principali di prana generano cinque prana minori, o “upa prana”, noti come kurma, che stimola il battere delle palpebre, krikara, che genera fame, sete, starnuti e tosse, devadatta, che induce sonno e sbadigli, naga, che causa singhiozzo ed eruttazione. E dhananjaya che si attiva immediatamente dopo la morte. Questi dieci prana controllano tutti i processi del corpo umano.”
-Swami Niranjanananda Saraswati